20 marzo 2011

Non poter neanche piangere

La parte peggiore è che poi non puoi neanche piangere.

Perché sei il pilastro portante che regge una famiglia in bilico, sei quello su cui si può contare. E non puoi neanche mostrare una crepettina di debolezza, perché sennò viene giù tutto.

Del resto non hai uno spazio vitale, un posto tuo, una privacy. Vivi così, aggrappato alla vita, ma con le gambe a penzoloni di fuori. E un sacco di volte ti dici che basta un attimo. Lasciarsi andare.

E invece no. Sarebbe troppo dolore, per chi rimane. Sarebbero problemi. E allora vince la responsabilità.

E continui a soffrire, a non poter piangere, a soffrire e a morire dentro, senza far trasparire nulla.

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